venerdì 14 agosto 2009

Breve storia degli Ebrei (Parte I)

Commissione di studio ispirata al pensiero di Plinio Corrêa de OliveiraLa storia e i suoi grandi personaggi - Capitolo II


I libri sacri.

La storia del popolo ebreo - il popolo scelto da Dio per preparare la venuta del Messia - è narrata nella Sacra Scrittura. La Bibbia, o Sacra Scrittura, si divide in due parti: l'Antico ed il Nuovo Testamento.

Lo Spirito Santo rivelò direttamente agli scrittori della Bibbia le verità che non potevano conoscere con la sola luce della ragione o con mezzi umani; con ispirazione soprannaturale li fece scrivere e li diresse nella scelta della cose da narrare, infine, con una speciale assistenza, li preservò dall'errore.

L'Antico Testamento comprende i libri scritti prima della venuta di Gesù Cristo. Questi libri sono 44 e si dividono in tre diverse categorie: libri storici, libri morali e libri profetici.


Bibbia latina con prologo di San Girolamo

  • I libri storici contengono notizie relative alla storia del popolo di Dio. Sono 22: "Genesi", ovvero le origini; "Esodo", o uscita dall'Egitto; "Levitico", o libro dei leviti; "Numeri"; "Deuteronomio", o nuova spiegazione della Legge: l'insieme di questi primi 5 libri, scritti da Mosè, forma il "Pentateuco"; seguono i libri di Giosuè, dei Giudici e di Ruth; i 4 libri dei Re; i 2 libri di Esdra; i libri di Tobia, Giuditta, Ester e Giobbe; i 2 libri dei Maccabei.
  • I libri morali contengono precetti morali e sapienziali e sono 6: i Salmi di Re David, il libro dei Proverbi, il Cantico dei Cantici e l'Ecclesiaste (detto anche Cohelet), composti da Salomone; i libri della Sapienza e dell'Ecclesiastico (o Siracide).
  • I libri profetici, contengono gli scritti dei Profeti e sono 16: Isaia, Geremia, Baruch, Ezechiele, Daniele, Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia.

  
Profeta Samuele dell’Aleijadinho, Congonhas, Brasile

Il Nuovo Testamento comprende i libri scritti dopo la venuta di Gesù Cristo. Sono 27, essi pure suddivisi in storici, morali e profetici.
 
  • I libri storici sono i 4 Vangeli, scritti da S. Matteo, S. Marco, S. Luca e S. Giovanni, e gli "Atti degli Apostoli" scritti da san Luca.
  • I libri morali sono le 21 epistole, ossia lettere, indirizzate a diverse Chiese dagli apostoli S. Giacomo, S. Giuda, S. Pietro, S. Giovanni, e da S. Paolo.
  • Il libro profetico, l'"Apocalisse", o rivelazione, fu redatto dall'Apostolo san Giovanni.


San Giovanni scrive l’Apocalisse


I figli di Adamo.
 
Fra i figli di Adamo ed Eva viene ricordato, dopo Caino e Abele, Set, che fu fedele a Dio. Anche la sua stirpe si mantenne come lui, fedele al Signore. I discendenti di Caino, che invece erano malvagi, sono designati col nome di figli degli uomini.

I Patriarchi.

Patriarca vuol dire capofamiglia. Questo nome serve soprattutto ad indicare i capifamiglia, discendenti di Set, che apparvero da Adamo fino a Mosè. I Patriarchi vivevano a lungo. Grazie alla loro longevità, le verità rivelate da Dio fin dagli inizi poterono più facilmente conservarsi fra gli uomini.

Erano pastori e gli armenti costituivano tutta la loro ricchezza. Vivevano riparandosi sotto tende, e fissavano di volta in volta la propria dimora nei luoghi più favorevoli al pascolo. Il Patriarca era come un Re per i suoi discendenti, e svolgeva anche le funzioni di giudice e sacerdote; diverse generazioni gli obbedivano.

Corruzione degli uomini e diluvio.

Successivamente i discendenti di Set si allearono con quelli di Caino, e finirono col lasciarsi andare, come loro, ai peggiori eccessi. Il genere umano divenne empio a tal punto che Iddio decise di sterminare tutti i peccatori per mezzo di un diluvio universale.

Noè era l'unico uomo giusto sulla terra. Volendo salvarlo, Iddio gli ordinò di costruire un'Arca, ossia una grande nave di legno, indicandogliene foggia e dimensioni. "Perché - aggiunse il Signore - sto per spargere sulla terra le acque del diluvio al fine di far perire tutto quanto abbia un soffio di vita sotto il cielo". Noè obbedì. Durante tutti gli anni nei quali si protrasse la sua fatica, egli esortò, anche se inutilmente e tra la derisione, tutti gli uomini a far penitenza.

Infine Iddio mandò il diluvio. Sette giorni dopo l'entrata di Mosè nell'Arca, si aprirono le fonti del grande abisso; una pioggia torrenziale cadde per 40 giorni e 40 notti. L'Oceano straripò per ogni dove, le acque sommersero la terra intera, fino ad innalzarsi per 15 cubiti (10 metri) oltre la cima delle più alte montagne. Tutto morì. Nel frattempo l'Arca galleggiava su questo immenso mare.

Alleanza di Dio con Noè.
 
Uscito dall'Arca, Noè si affrettò ad erigere un altare per offrire a Dio un sacrificio di ringraziamento. Il Signore gradì molto il sacrificio e benedisse il Patriarca coi suoi figli: "Crescete e moltiplicatevi - disse loro - e ricoprite tutta la terra". Inoltre Dio promise a Noè: "Oggi io faccio alleanza con te e la tua stirpe: non vi sarà più un diluvio che inondi la terra". L'arcobaleno fu il segno visibile ed il pegno delle promesse del Creatore.

Torre di Babele.

I figli di Noè si stanziarono dapprima nella pianura di Sennaar, a sud della Mesopotamia. In poco tempo le loro famiglie divennero tanto numerose che si trovarono costretti a stabilirsi in altri paesi.
Prima di separarsi decisero di erigere un monumento in segno del loro potere: "Andiamo - dissero gli uni agli altri - ed edifichiamo una torre la cui cima raggiunga il cielo!". L'edificio si ergeva già a grande altezza quando Dio intervenne per confondere il loro orgoglio: fece nascere tra loro una tale diversità di linguaggi che non si capivano più; furono così costretti ad abbandonare l'impresa e a separarsi. La torre rimasta incompiuta fu detta "di Babele", parola ebraica che vuol dire confusione.

Origine dell'idolatria.

Così dispersi, gli uomini si allontanarono presto dalle tradizioni primitive, alle quali mescolarono favole più o meno grossolane. Illusi dalle passioni, tributarono onori divini a Re e guerrieri illustri, al sole, alle statue e persino alle più vili creature: l'idolatria divenne quasi universale.
Frattanto la successione dei Patriarchi si mantenne nella discendenza di Sem, che non perse la conoscenza del vero Dio e la pratica della vera religione.

continua...


Come per il cristiano non esiste una filosofia a sé stante,
così non esiste per lui neppure una Storia puramente umana...
la Storia rappresenta il grande palcoscenico sul quale si dispiega nella sua interezza
l'importanza dell'elemento soprannaturale,
sia quando la docilità dei popoli alla fede consente a tale elemento di prevalere
sulle tendenze basse e perverse presenti nelle nazioni come negli individui,
sia quando esso si indebolisce e sembra sparire a causa del cattivo uso della libertà umana
che porterebbe al suicidio degli imperi...

(Dom Prosper Gueranger O.S.B., Abate di Solesmes)
 
 

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