lunedì 26 ottobre 2009

Il Canada riconosce la “doppia maternità” per le coppie lesbiche

Quattro coppie di lesbiche dello Stato canadese dell'Ontario hanno ottenuto dalla magistratura federale che i loro figli, avuti grazie all'inseminazione artificiale da donatori anonimi, vengano classificati nello stato di famiglia come figli della coppia lesbica, per cui entrambe le conviventi diventano legalmente "genitori" dei figli di una di loro.
Legalmente, quindi, quei bambini si troveranno ad avere nessun padre ma due madri, l'una biologica e l'altra adottiva, poste per giunta sullo stesso piano. A nome della Suprema Corte di Giustizia canadese, il magistrato Paul Rivard ha così giustificato questa sentenza: un diritto di famiglia che imponga la diversità di sesso fra i due conviventi o genitori attua una discriminazione che viola il diritto all'uguaglianza sancito dalla Carta dei Diritti e delle Libertà approvata dallo Stato canadese. La Suprema Corte ha quindi imposto allo Stato dell'Ontario di modificare adeguatamente il diritto di famiglia su questo punto dichiarato illegale.



Cosa dicono i periti?

Gli scienziati di tutto il mondo confermano che i bambini adottati da coppie dello stesso sesso sono maggiormente soggetti a problemi psicologici e di salute

La Piattaforma HazteOir della Spagna, in collaborazione con il Forum Spagnolo della Famiglia e l'Istituto di Politica Familiare, ha appena pubblicato una "Relazione sullo sviluppo infantile in coppie dello stesso sesso" nel quale si studiano in profondità le conseguenze sui bambini nel caso che questi siano adottati da coppie formate da persone dello stesso sesso. Lo studio è stato elaborato da psicologi ed esperti di primo livello ed include un'estesa bibliografia su articoli e documenti che riguardano i criteri per valutare l'idoneità all'adozione da parte di persone dello stesso sesso. […]

Come si dimostra nella Relazione, in pratica la totalità degli studi realizzati sull'evoluzione dei bambini educati da coppie omosessuali non ha il minimo rigore scientifico necessario per potere raggiungere conclusioni con un grado accettabile di validità. Risulta curioso, come si legge nella Relazione, che le associazioni a favore dell'adozione di bambini da coppie dello stesso sesso, come l'APA (Associazione Psicologica Americana) e l'AAP (Associazione Americana di Pediatria), siano formate da attivisti omosessuali, lesbiche e scrittori ed editori di pubblicazioni omosessuali. Una autrice di una indagine su questo tema, frequentemente citata, ha dichiarato in diverse occasioni che la presenza di un padre è del tutto superflua per il corretto sviluppo dal bambino, inoltre ha affermato di non credere in assoluto nell'istituzione familiare, difendendo chiaramente l’allargamento a più di due persone. Queste opinioni differiscono completamente con numerosi altre indagini di un certo rilievo. Per esempio, l'Associazione Spagnola di Pediatria ha dichiarato che "un nucleo familiare con due padri o due madri è chiaramente dannoso per il bambino".

Dai pochi studi seri che esistono sul tema, si apprende che i bambini educati da coppie dello stesso sesso hanno uno sviluppo molto diverso da quelli che crescono in famiglie naturali con un padre e una madre, in molti aspetti dannoso per loro. Inoltre soffrono di una serie di problemi molto più frequentemente rispetto ad un bambino che vive in una famiglia normale. Tra questi problemi psicologici come bassa autostima, stress, confusione sull'identità sessuale; confusioni sulla condotta: maggior propensione alla dipendenza da droghe, al fallimento scolastico, al cattivo comportamento in classe; maggiore tendenza all'omosessualità; una salute più debole con un tasso più alto di malattie mentali, maggiore tendenza al suicidio e maggiore possibilità di contrarre l'AIDS e altre malattie a trasmissione sessuale.

Un altro dato importante è che le relazioni omosessuali sono molto più instabili. Per esempio in Svezia l'indice di rottura della relazione nelle coppie di omosessuali è del 37% superiore rispetto agli eterosessuali. In Olanda la durata media di una relazione omosessuale 'stabile' è di un anno e mezzo. Questa instabilità non fa certo bene in assoluto al minorenne.

In funzione di tutti questi dati, Ignacio Arsuaga, Presidente di HazteOir afferma: "Non possiamo assicurare in nessun caso l'idoneità delle coppie omosessuali ad adottare bambini. Perciò davanti al dubbio esposto da una tale quantità di bibliografia, ci vediamo obbligati a difendere il benessere del minorenne e sollecitare che non si concedano minori in adozione a coppie dello stesso sesso".

(Agenzia Fides)

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