lunedì 20 giugno 2011

La torre di Belém

La statua di un guerriero in preghiera:
serio, forte ed impassibile.


Ma è proprio una torre? Si, ma è quasi un palazzo a forma di torre. Accerchiata da una grande terrazza, si notano negli angoli delle garitte per le sentinelle, da dove sparano con armi da fuoco contro i nemici che si avvicinano.

L'idea di guerra è altamente presente in essa. Questa torre che si erge così sola nell'estuario del fiume Tejo, sormontata dalla volta celeste e da nient’altro, dà l'impressione che stia considerando con naturale superiorità  tutto ciò che sta ai suoi piedi. Essa rappresenta propriamente un riflesso simbolico della missione del Portogallo dei tempi in cui fu costruita.*

Che cos'era il Portogallo in quei tempi? Una piccola nazione, è vero, ma non esigua in rapporto con la Penisola Iberica di quell'epoca. Durante tutto il Medioevo, il Portogallo pesò come una potenza nel panorama iberico.

Così, questa torre simboleggiava una nazione determinata a scoprire, conquistare, popolare, assimilare al suo spirito e alla sua civiltà popoli di una vastità immensamente maggiore della sua. Basti pensare al Brasile, all'Angola, al Mozambico, per capire quanto tutto ciò significò come territori portati alla Cristianità. Ancor più dei paesi attratti alla Cristianità, si costituì il Brasile come su una pagina quasi in bianco, dove la Madonna ancora scriverà ulteriori meraviglie nel secolo XXI.

Un misterioso vento storico si posò sulla Torre di Belém, dall'alto del quale i re e i grandi uomini di Stato avrebbero visto salpare le flotte lusitane. Essa simboleggia un disegno di Dio, simboleggia una missione. Ai piedi della Torre de Belém si potrebbe scrivere: la statua di un guerriero in preghiera - serio, forte ed impassibile.


Paragoniamola ora con un grattacielo moderno, come questo alla destra. Supponiamo che qualcuno dicesse: "La torre in questo luogo sta occupando dello spazio inutilmente. Possiamo demolirla, gettare tutte queste pietre vecchie  in fondo al fiume Tejo e costruire al suo posto un edificio, il più grande grattacielo del mondo, alto 200 piani!".

Dovesse capitare qualcosa così, io non vorrei mai più vedere questo luogo. Invece, se qualcuno si tuffasse sino in fondo all'estuario del fiume e ricuperasse una delle pietre di questa Torre che vi era caduta, io direi: “Dammi una piccola scheggia di questa pietra, per conservarla e portarla con me nella nella mia tomba".

(Plinio Corrêa de Oliveira - Catolicismo, Luglio 2002)



* La torre di Belém fu edificata nell'estuario del fiume Tejo, a Lisbona, tra il 1515 e 1520, sotto il regno di Don Manuel I. Impressiona per il suo stile gotico lusitano, soprannominato manuelino.

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