mercoledì 8 maggio 2013

Il concerto della vergogna! Campagna di riparazione

E' iniziato il mese di maggio, specialmente consacrato a onorare la Madre di Dio, Maria Santissima.
         Il giorno 13 ricorre infatti l’apparizione della Madonna a Fatima, prima di una serie di sei apparizioni che culmineranno nel fastoso miracolo del sole, il 13 ottobre 1917.

      Già dalle prime parole, la Madonna mostrò ai tre pastorelli il senso delle apparizioni: “Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che vorrà inviarvi, come atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?

         Lo scopo di tale riparazione era stato indicato nella preghiera dell’Angelo della Pace, apparso ai bambini un anno prima: “Trinità santissima, Padre, Figliolo e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosismo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui è offeso”.

         Un punto centrale del messaggio di Fatima è, dunque, la riparazione per gli oltraggi, i sacrilegi e le indifferenze con cui è offeso il Santissimo Sacramento.

         È contro questo sfondo che si staglia, in tutta la sua raccapricciante malvagità, il sacrilegio compiuto il 1° maggio durante il “concertone” organizzato in piazza San Giovanni, a Roma. Orfana di un progetto politico credibile, la sinistra sindacalista sta risuscitando atteggiamenti “mangiapreti” che sembravano ormai roba del passato, dando nuovi e incresciosi risvolti alla “cristianofobia” denunciata da Papa Benedetto XVI.

         Protagonista della bestemmia il cantante Luca Romagnoli, il quale vestiva una sorta di saio francescano e indossava una parrucca che scimmiottava la tonsura dei frati di un tempo. Davanti alle telecamere di Rai 3, che mandavano in onda lo spettacolo in diretta, Romagnoli ha fatto un’ignobile parodia della Consacrazione del Corpo e Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo.

         Mimando il momento dell’elevazione dell’Eucaristia, Romagnoli ha alzato le due mani che tenevano un preservativo di colore bianco, pronunciando una versione storpiata della formula canonica: “Questo è il modello che uso io, che toglie le malattie del mondo, prendetene e usatene tutti, fate questo, sentite a me”.

         Finita l’orribile blasfemia, il cantante si è calato i pantaloni rimanendo nudo davanti alla folla. Solo in quel momento, Rai 3 ha pensato di mandare in onda la pubblicità…

         Il compimento del messaggio di Fatima non poteva essere più clamoroso. Al oltraggio e al sacrilegio contro il Santissimo Sacramento, si è sommata l’indifferenza di tanti che avrebbero dovuto reagire e che, invece, sono rimasti in silenzio.

         La Diocesi di Roma ha censurato l’atto blasfemo. In una nota firmata dal cardinale Agostino Vallini, Vicario di Sua Santità per la città di Roma, il presule deplora “la pochezza culturale senza eguali che manifesta la deriva dell’intelligenza cui la crisi morale in atto sta conducendo”. Da parte sua, S.E. Mons. Luigi Negri, vescovo di Ferrara-Comacchio, ha pensato perfino di presentare querela.

         L’Associazione Tradizione Famiglia Proprietà, mentre si solidarizza con la protesta del Vicario di Sua Santità, invita tutti i suoi amici e collaboratori a:

         — realizzare atti di riparazione, nello spirito indicato dalla Madonna a Fatima. Quando i pastorelli hanno chiesto all’Angelo “come dobbiamo fare a sacrificarci?”, costui ha risposto: “In tutti i modi possibili, offrite a Dio un sacrificio in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori”;

         — inviare qualche rigo di sostegno e di incoraggiamento al cardinale Agostino Vallini. Ecco l’indirizzo:

           Piazza San Giovanni in Laterano 6/A - 00184 ROMA
           Tel. 06-69.88.62.07   06-69.88.63.30
           fax 06-69.88.65.28
           e-mail: agostino.vallini@VicariatusUrbis.org
           e-mail: SegreteriaGenerale@VicariatusUrbis.org

         Descrivendo lo spirito che deve animare la Contro-Rivoluzione, Plinio Corrêa de Oliveira indica tra l’altro: “Una cura costante nello scoprire e nel combattere il male nelle sue forme embrionali o nascoste, nel fulminarlo con esecrazione e con marchio d'infamia, e nel punirlo con fermezza inflessibile in tutte le sue manifestazioni, e particolarmente in quelle che attentano all'ortodossia e alla purezza dei costumi, il tutto in opposizione alla metafisica liberale della Rivoluzione e alla sua tendenza a dare libero corso e protezione al male”.

         All’indicibile audacia del gesto bestemmiatore compiuto in piazza San Giovanni deve corrispondere, da parte nostra, un nobile gesto di esecrazione e di riparazione al Cuore Immacolato di Maria, proprio nel mese a Lei dedicato.

Newsletter Tradizione Famiglia Proprietà - Maggio 2013

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