venerdì 21 ottobre 2016

Perché rifiutare la mediocrità odierna?


Vademecum pliniano

Ottobre 2016  [ IV ]

22 - Sabato
Essendo la Rivoluzione essenzialmente ugualitaria, volgare e mediocre, colui che si propone di combatterla non può farlo senza un’antagonistica ammirazione della Grandezza. A proposito, San Tommaso d’Aquino, nella Somma Teologica, analizza due virtù collegate alla Grandezza: la magnanimità e la magnificenza (2-2, 129 a 134).


23 - Domenica
Non v’è cosa pagata a più caro prezzo della grandezza. Essa non sarebbe grandezza, se la si potesse ottenere senza essere crocifissi.
Qualsiasi uomo è grande, purché sia fedele alla grazia. Grande non è chi possiede vaste proporzioni, bensì colui che produce grandi effetti.

24 - Lunedì
I grandi uomini non sono quelli che si interessano soltanto alle grandi cose. Sono coloro che sanno vedere grandi orizzonti anche in quelle piccole.

25 - Martedì
L’infortunio è il piedistallo della grandezza. Una delle più irrimediabili volgarità di spirito del nazismo era ritenere che Nostro Signore Gesù Cristo, durante la Passione, si comportò come un uomo inferiore, perché fu sconfitto.

26 - Mercoledì
La Madonna è la Madre indicibilmente grande, la Regina ineffabilmente dolce ed accessibile, l’arcobaleno che riunisce in una sintesi incomparabile i due aspetti della grandezza: la superiorità e la prodigalità.

27 - Giovedì
Il Crociato, a braccia distese, deve poter dire di sé:
“Io rappresento la grandezza perseguitata, crocifissa, odiata in quanto grandezza e per il fatto di essere grandezza. Ma affermerò sempre la forza della legge”.
“Io sono stato lapidato e crocifisso a causa della Grandezza”.
“Io sono l’uomo della Grandezza a tutto campo”.

28 - Venerdì
La nostra, non è una grandezza che si pavoneggia, ma è una grandezza in continuo combattimento, poiché, dove entro, è indiscutibile che accedo con la mia sfida.

29 - Sabato
Oggi, più che mai, la forma più pesante di croce è la spada.

30 - Domenica
Se una candela potesse pensare, il momento della sua maggior allegria sarebbe quello in cui finisse di consumarsi nelle mani di chi la tiene. Penserebbe così: Io fui creata per illuminare, nelle mani di chi ha la vocazione di condurmi. Il mio stoppino, la mia cera, il mio fuoco, tutto si è consumato. Io ho vissuto!

31 - Lunedì
Far parte della Chiesa è cosa molto elevata e molto ardua (…). Questo suppone un senso cattolico reale, una purezza di costumi autentica e completa, una pietà profonda e sincera. In altri termini, suppone il sacrificio di tutta un’esistenza.

(Senza revisione dell'autore)

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